Stai cominciando ad affacciarti al mondo dell'ecologia? Vuoi dare anche tu il tuo piccolo contributo alla salvaguardia dell' ambiente, ma non sai da dove cominciare e cosa fare?
Ecogravity ti può aiutare!

Non grandi rivoluzioni, ma piccoli cambiamenti alla portata di tutti.

I FLOPPY SI POSSONO ANCORA RIUTILIZZARE?

>> sabato 27 giugno 2009

Vi ricordate i floppy disk, quelli che andavano molto negli anni 80-90 e che venivano utilizzati per scambiarsi una moltitudine di dati. Ormai con il progredire della tecnologia e con l'aumento di peso dei dati quei piccoli dischetti, dalla capienza di 1,14 Mb, sono ormai totalmente scomparsi, sostituiti da altri supporti come cd, dvd, penne usb, ecc. Ciò che mi è successo di recente, e penso a gran parte delle persone, è stato ritrovarmi con montagne di floppy ormai totalmente inutilizzati e messi da parte ad occupare spazio inutilmente. Cosa fare allora?
Perchè non riutilizzarli in pieno stile EcoGravity, magari realizzando qualcosa di creativo e carino.
Ecco quindi che un bell'articolo di Gekissimo ci mostra alcuni esempi di come potrebbero essere riciclati.







Blocco Note


Floppy Disk Notebook -

The best bloopers are a click away


È vero, siamo geek, ma il supporto cartaceo rimane sempre l’ideale per appuntare informazioni al volo. Eccovi quindi servito

un portentoso blocco note realizzato con l’ausilio di soli due floppy disk (per la copertina anteriore e posteriore), una

decina di fogli di carta ritagliati su misura, una foratrice per praticare dei fori sui fogli di carta in corrispondenza dei

pertugi presenti sui floppy e delle strisce di plastica per legare il tutto (sostituibili con del fil di ferro o delle

graffette piegate). Qui sopra il video con la guida passo passo.



Portapenne


Perché spendere un paio di euro quando si può ottenere un bel portapenne formato da vecchi dischetti? Tutto quello di cui

avete bisogno è: 5 floppy per costruire i lati del portapenne, un trapano con una punta 5/32 (4mm) , alcune fascette

plastiche zip ties ed una base di legno (per non mandare all’altro mondo la scrivania buona!). Di seguito un riepilogo veloce

della procedura da seguire (la versione completa, in inglese, la trovate cliccando sul titolo):

1. Forare con il trapano le cavità presenti accanto alla fascia metallica dei floppy disk;
2. Disporre quattro floppy in fila, orizzontalmente;
3. Legare i quattro floppy tra loro utilizzando le fascette plastiche zip ties. Occorre far passare queste ultime attraverso

i fori creati precedentemente nella parte superiore dei dischetti e attraverso gli spazi vuoti presenti nella parte inferiore

dei floppy (dov’è collocata la levetta relativa alla protezione della scrittura);
4. Creare un cubo con i floppy legati tra loro;
5. Collegare, utilizzando ancora una volta le fascette plastiche, il quinto floppy agli altri quattro in modo da ottenere il

fondo del portapenne.


Portafogli

Avete a portata di mano un vecchio floppy disk, un piccolo cacciavite e cinque piccole viti? Bene, allora sappiate che potete

costruirvi un magnifico floppy-portafogli in men che non si dica. Ecco uno sguardo veloce alla procedura da seguire:

1. Utilizzare il cacciavite per rimuovere la copertura metallica o di plastica che si trova nella parte alta del dischetto

(quella che nasconde il nastro magnetico);
2. Inserire – cautamente – la punta del cacciavite nella giuntura del floppy disk per dividerlo a metà;
3. “Riappiccicare” le due parti del floppy (quelle appena separate) con l’ausilio di quattro piccole viti poste nella parte

centrale e nella parte bassa di quest’ultimo, avendo premura di lasciare la parte alta del dischetto libera, in modo che si

possa aprire e chiudere a piacimento;
4. Inserire all’interno del floppy i propri soldi e… godersi il portafogli più geek che ci sia!


Orecchini


Potevamo mai dimenticarci delle nostre amiche lettrici? Certo che no, ecco quindi un metodo estremamente originale per

riciclare i vecchi floppy disk: dar vita ad un paio di orecchini “geekosissimi“. Tutto quello che occorre per crearli è un

paio di anelli metallici di diverse dimensioni, due dischetti ed altrettanti ganci per orecchini. Il procedimento da seguire

è pressoché ovvio: si aprono in due i floppy (con un cacciavite), si estrapolano i cerchi metallici che si trovano al loro

interno e si legano prima con i due anelli e poi con il gancetto.

E le stramberie assemblabili con i vecchi dischetti non finiscono qui. Da contenitori a borse, passando per scrivanie ed

orologi si può fare davvero di tutto. A questo punto, sfidiamo chiunque a dire che i floppy disk non servono più a niente!



Ricordatevi che i floppy essendo composti di vari materiali come metallo e plastica, non possono essere gettati nei

cassonetti della differenziata, ma al massimo si può portarli direttamente alla discarica e chiedere se hanno i contenitori

per materiale tecnologico informatico

Fonte: Gekissimo.
E questo è il resto.















Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

LA PRIMA MOTO D'ACQUA ECOLOGICA

>> lunedì 22 giugno 2009


Ieri 21 giugno è iniziata "ufficialmente" l'estate, e con questa un'ondata di caldo soffocante. Come è consuetudine, si è soliti compensare le grandi sudate passando le giornate al mare (o al lago per chi non ha le spiagge) a farsi il bagno. Si svologono quindi tutta una serie di attività e giochi legati all'acqua, alcune di questi però anche inquinanti. Un esempio è l'uso della moto d'acqua che alcuni evitano per non danneggiare l'ambiente.

Bene, sembra che ci sia una soluzione a questo problema. La prima moto d'acqua ecologica al mondo. Chi la produce è EcoWatercraft e garantisce un pieno rispetto dell'ambiente, in quanto il mezzo è elettrico al 100%, può raggiungere una velocità massima di 80km/h (50 miglia l'ora) ed ha un’autonomia della batteria di 3 ore con l'eliminazione dell'inquinamento sonoro (è totalmente silenziosa).
Sviluppata per un gruppo di atleti di Triathlon per allenarsi senza inquinare, EcoWatercraft spera presto di produrla in serie, per non privare nessuno del divertimento in acqua ad alte velocità nel rispetto della natura.

Anche noi ci auguriamo presto che questo sistema possa andare a sostituire un giorno definitivamente le moto d'acqua attuali che sappiamo essere dannose per il mare.
Per cui se avete intenzione di comprare una moto d'acqua, cominciate a pensare a questa soluzione.












Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

TIZIANO FERRO AIUTA L'AMBIENTE

>> martedì 16 giugno 2009


"Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare
e credere di stare bene quando è inverno e te
Togli le tue mani calde
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande"

No tranqilli non sono impazzito canticchio Tiziano Ferro perchè ho scoperto che il suo "Alla mia età Tour" sarà, per tutte le sue 30 date in tutta Italia, ad emissione zero.
"E come?" direte voi. Semplicissimo, tramite un accordo con Enel che mostrerà il suo impegno con la neutralizzazione delle emissioni di CO2 prodotte dai concerti tramite la forestazione (per la precisione 2.621 alberi.) di alcune aree urbane delle città ospitanti il palco.
Infatti (come spiega una nota dell'azienda) gli interventi di forestazione, grazie al processo di fotosintesi degli alberi, assorbono le emissioni di gas serra e sono in grado di compensare o neutralizzare le emissioni non evitabili. Ogni nuovo albero, in determinate condizioni, genera nella sua vita utile l’assorbimento di 0,5-1 tonnellate di CO2.
Tiziano Ferro dimostra così un concreto gesto di solidarietà verso il pianeta. Un'iniziativa che se venisse seguita dal resto degli artisti diventerebbe senzaltro più sostanziosa.

Quindi se pensavate di dover rinunciare al suo concerto, per un motivo o per un altro, ma sopratutto per non essere causa di produzione di CO2, ora potete stare tranquilli e godervi lo spettacolo.
I miei complienti e i più sinceri auguri a Tiziano.









Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

HOME IN ESCLUSIVA SU YOUTUBE

>> sabato 13 giugno 2009


E' uscito il 5 giugno, nell’occasione della celebrazione della 37a edizione del World Environment Day, in anteprima assoluta solo per Youtube il film "Home", prodotto da Luc Besson e diretto da Yann Arthus-Betrand (personaggio noto nel mondo della fotografia, che da anni immortala la terra dal cielo).


Il film, tradotto in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca, per raggiungere una maggiore platea di persone verrà inoltre proiettato su alcune emittenti televisive e sugli schermi cinematografici di diverse città del mondo, contando su un intrattenimento di 90 minuti.

Home rappresenta un inno alla difesa della Terra, alla sua armonia e bellezza che si disvela ai nostri occhi con affascinanti riprese aeree girate con grande maestria, vengono infatti sorvolati 54 paesi, con 120 località scelte per gli scenari più spettacolari.
Mostrando i tesori del nostro pianeta si cerca di suscitare la consapevolezza che è necessario fare di più per proteggerlo cambiando il nostro modo di vedere e i nostri comportamenti.
Naturalmente non finisce qui, perchè tutti i profitti saranno destinati all’associazione Goodplanet, fondata dallo stesso Arthus-Bertrand nel 2005 per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle prospettive offerte dallo sviluppo sostenibile e salvare così la casa di tutti, la terra, “home”.


Abbiamo così l'opportunità di gustarci splendidi paesaggi facendo un full immersion in questo splendido film, renderci conto di quello che è il nostro più grande patrimonio, e che purtroppo stiamo distruggendo con il passare degli anni

FONTI: Onegreentech | Corriere della sera









Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

ORA ANCHE IL TOPO PIU' FAMOSO HA CONOSCIUTO L'IMPATTO ZERO

>> giovedì 11 giugno 2009


Eccomi ritornato dopo una lunga assenza per proporvi un'iniziativa intrapresa dal settimanale Topolino, che il 22 Aprile (si lo so un po' di tempo fa...) in coincidenza con la 39° Giornata della Terra (Earth Day) ha pubblicato un intero numero aIMPATTO ZERO.


Grazie all’adesione al progetto di LifeGate, il magazine Disney ha compensato le proprie emissioni di CO2 (secondo il calcolo di Impatto Zero corrispondenti a 81.405 chilogrammi di anidride carbonica) attraverso la piantumazione di oltre 23.800 metri quadrati di nuove foreste in Lombardia, Costarica e Madagascar!

l'intero volume come ci fa capire la copertina è interamente ambientalista, compreso di storie a tema. La parte redazionale, in collaborazione con Impatto Zero, sarà ricca di spunti e consigli per stimolare i giovani lettori, e di conseguenza le loro famiglie, a compiere nella vita quotidiana piccoli gesti che possono però contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta, in pieno stile EcoGravity.
In aggiunta, sempre a partire da questo numero, il settimanale Topolino lancia la rubrica“Topogreen”, (che sarà pubblicata una volta al mese) nella quale verranno affrontati tutti i temi legati all’ambiente: dal global warming all’inquinamento. Proprio tramite questa rubrica infatti nel n° 2793 del 9 giugno, topolino ci da l'occasione di fare arrivare le nostre proposte "ecologiche" al ministero dell'ambiente.


Insomma un'iniziativa che il sottoscritto condivide pienamente, in quanto va a coinvolgere un pubblico di piccoli dandogli la giusta educazione. E' infatti quest'ultima una delle migliori strategie perchè gli errori commessi in passato non vengano più ripetuti in futuro e perchè certi temi, come appunto quello ambientalista, vengano presi con una certa serietà










Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

LA CAMPAGNA, UNA PREZIOSA AMICA

>> martedì 19 maggio 2009




Ormai viviamo in un mondo di strade, smog, centri commerciali, tecnologia e ogni tipo di comfort che quasi ci siamo dimenticati di quanto possa essere bello assaporare la semplicità della vita agreste.
Per chi prova ancora un senso di pace e gratitudine quando respira la cosiddetta “aria di campagna”. e per chi non rammenta più questo sapore della vita, la Fondazione Campagna Amica ha realizzato il portale Campagnamica, con la quale intende tutelare gli interessi di cittadini, consumatori, produttori agricoli intorno ai temi dell'ambiente e del territorio, della qualità dei consumi e degli stili di vita.

Otto sono i percorsi proposti dal portale:

  • vacanze in agriturismo
  • cultura della campagna
  • prodotti tipici e cucina contadina
  • spesa informata
  • ambiente, natura ed energia
  • campagna amica a casa tua
  • business in campagna
  • cerca l’azienda più vicina.

Fondazione Campagna Amica costituisce un punto di riferimento per chiunque sia interessato ai destini dell'ambiente e del territorio, della qualità dei consumi e degli stili di vita: cittadini, istituzioni, consumatori, associazioni, centri di ricerca, produttori agricoli, aziende.
Per questo:
rende evidenti i punti di eccellenza della filiera agroalimentare e della proposta agrituristica,
valorizza e fa conoscere i prodotti tipici del nostro territorio,
avvia e sostiene campagne per la difesa del patrimonio di boschi, laghi e fiumi,
contribuisce allo sviluppo di energie rinnovabili,
monitorizza prezzi, stili di vita e abitudini alimentari,
fornisce servizi alla persona,
produce strumenti di conoscenza e informazione per una corretta educazione alimentare e per promuovere stili di vita virtuosi nei confronti dell'ambiente e dei consumi.
Grazie a una rete qualificata di animatori, la Fondazione Campagna Amica è presente su tutto il territorio nazionale.

Finalmente possiamo essere sempre aggiornati e informati sull'aspetto di un mondo che dobbiamo preservare e che non dovremmo mai dimenticare. Non perdete tempo e date la vostra adesione, staccatevi per qualche secondo dalla vita di città e immergetevi nella natura.









Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.



Leggi il resto...

CATRASTOFE IN ABRUZZO: L'AQUILA FERITA

>> mercoledì 8 aprile 2009

 

 

corrieredellosport.it 
Un inferno nella notte: la sensazione che hanno provato in Abruzzo la mattina di lunedì 6 Aprile alle ore 3,32. Il terremoto ha mostrato tutta la sua violenza con un'intensità di 5,8 gradi Richter (corrispondenti a 8-9 gradi della scala Mercalli), causando una tragedia che si traduce con un bilancio, ancora da definirsi, di 150 vittime, il doppio ancora dispersi e più di 1500 feriti, per non parlare dei 70mila senza casa

.

Ma non sono solo le vittime a stupire, è la facilità con cui questo fenomeno naturale ha portato giù intere abitazioni ed edifici, che a differenza di strade, reti di luce, telefoni, gas e acqua, non hanno resistito. Si parla sopratutto della nuova edilizia (la vecchia, infatti, a contrario di ciò che si potrebbe pensare, ha retto maggiormente), di chi dovrà rispondere di tale mancanza di solidità, di ciò che si poteva fare per prevenire tutto ciò, ma quello che ci troviamo di fronte sono sempre i volti sciupati e abbattuti delle persone che hanno vissuto in prima persona un'esperienza che li segnerà per il resto della loro vita.

Se ne può parlare e riparlare, si possono contare i morti, i feriti e i senza tetto, si possono fare dibattiti, speciali al TG, articoli e trasmissioni, ma quello che veramente conta in questo momento e che può servire, è fare qualcosa, ognuno di noi, non perché siamo italiani, ma in quanto uomini, e mostrare tutta la nostra solidarietà a chi si è trovato al nostro posto

.

Ecogravity mostra la sua solidarietà cercando di trasmettere un messaggio, che altro non è che il suo motto nel campo ambientale: un piccolo sforzo da parte di TUTTI.




Ecco quindi un piccolo sforzo alla portata di chiunque:



        Tim, Vodafone Italia, Wind e 3 Italia

         hanno attivato il numero solidale

      

                           48580



          per raccogliere fondi a favore della 

                popolazione

dell'Abruzzo


                    colpita dal sisma.

 Basta mandare un sms a questo numero,


                      al costo di 1 euro.





Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

NOKIA E MOTOROLA AIUTANO L'AMBIENTE

>> lunedì 6 aprile 2009




Nokia, ultima arrivata nel campo ecologico ha deciso di aggiungersi alle già numerose aziende high-tech rispettose dell'ambiente. E lo fa con un certo stile: introducendo l'N79 Eco. Questo nuovo modello, sarà il primo cellulare al mondo ad essere venduto senza il carica batterie,

assicurando un certo risparmio alla casa finlandese oltre che all'ambiente; infatti madre natura verrà trattata nel migliore dei modi dato che le confezioni, non contenendo un carica batterie, saranno più piccole e permetteranno un risparmio di carta, acqua e carburante. Ma non finisce qui, acquistando il telefonino si doneranno inoltre 10 euro al WWF.



L'altra novità riguarda il W233 Renew il nuovo modello Motorola costruito interamente con plastica riciclata dalle bottiglie d'acqua. Anche se privo di videocamera e Bluetooth questo telefonino, integra ucomunque un Player MP3 e supporta fino a 2 GB di memoria.


                                          

Anche con la tecnologia è possibile sostenere il Pianeta, pensiamoci quando stiamo per fare acquisti importanti

.

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

BIOECOLAB: SEMINARI SU TECNICHE BIOARCHITETTONICHE

>> giovedì 12 marzo 2009



Il dibattito attuale sul consumo energetico e sul contenimento delle risorse non rinnovabili investe l’edilizia e la pratica del costruire e la bioarchitettura ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato fra ambiente e costruito.

In questo contesto, BioEcolab, un progetto che ha lo scopo principale di favorire la diffusione di tecniche, prodotti e servizi che supportino l’applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile, organizza, in collaborazione con delle aziende partner, la seconda edizione del ciclo di seminari: Materiali e Tecniche Applicative.

.

Questi seminari sono gratuiti e rivolti a tutti coloro che sono interessati alla progettazione e al costruire sostenibile: in essi infatti verranno illustrati materiali e tecnologie innovative che seguono i principi della bioarchitettura. Verranno inoltre analizzate alcune esperienze concrete di applicazioni di tali tecniche.

Il ciclo di seminari partirà il 18 marzo e avrà cadenza settimanale. L’inizio, per tutti e tre gli appuntamenti, è alle 15,30. Di seguito il titolo dei seminari:

  • Pavimentazioni ecologiche: il linoleum. Riconversione e restauro di un edificio storico tutelato da adibire a scuola materna e servizi di quartiere: Ex Cartiera di San Cesareo di Torino;
  • Ristrutturazione e riqualificazione energetica: il caso di Cascina Pagnana;
  • Costruire il futuro: idee e materiali biocompatibili in edilizia. Un caso esemplare di intervento abitativo con un rapporto corretto e sostenibile tra uomo e ambiente: Residenza Fontanile;

Il luogo dove si terranno i seminari è presso il BioEcolab stesso, a Modena.




FONTE: OneHome


Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

IL NUCLEARE, PASSO IN AVANTO O PASSO INDIETRO?

>> domenica 8 marzo 2009


In queste settimane uno degli argomenti sulla bocca di tutti gli abitanti dello stivale è sicuramente la questione degli impianti nucleari in Italia, frutto di un accordo con i cugini francesi. Dovrebbero risultare compiute infatti entro il 2020 quattro centrali nucleari di nuova generazione.
Inutile dire che EcoGravity prende una posizione contraria a questa direzione, dato che queste nuove centrali, oltre che inquinanti, sono anche più pericolose sul lato della sicurezza e delle scorie, rispetto a quelle di vecchia generazione

.

Ho pensato quindi di riportare una lettera pubblicata la scorsa settimana su "Il Sardegna" quotidiano locale dell'isola omonima, che abbraccia questo discorso in maniera completa e razionale, risultando allo stesso tempo chiaro per la comprensione di tutti.




UNA SPADA SULLA NOSTRA TESTA



Secondo la rivista di tecnologia statunitense “Wired”, l'intero fabbisogno elettrico Italiano potrebbe essere soddisfatto da una superficie di pannelli fotovoltaici uguale a quella della provincia di Piacenza: 2400 Kmq mentre per soddisfare l'intero pianeta basterebbe una superficie più piccola del Portogallo. Con le nuove nanotecnologie, queste superfici possono essere assai ridotte.

A che ci serve il nucleare? E' ammissibile mettere a rischio enormi territori per migliaia d'anni con una tecnologia che ha prodotto danni incalcolabili in passato? L'elemento che verrà usato nelle centrali nucleari italiane sarà l'uranio 235, un isotopo che perde solo la metà della sua pericolosità dopo 700 milioni di anni. Sento dire da diverse persone che siamo a rischio a causa delle vicine centrali francesi e in caso d'incidente verremo comunque colpiti dalla nube radioattiva: è senz'altro vero, ma è appurato che ci sono diversi livelli di contaminazione (vedi Chernobyl), i danni maggiori si sono avuti in un'area vasta, ma nell'ordine delle decine di km dalla centrale. Sono certo che la Sardegna avrà il “privilegio” di ospitare una o più centrali nucleari con in omaggio una bella quantità di scorie d'oltralpe, mi addolora non poter fare nulla per garantire ai miei figli, ai loro figli e ai figli dei loro figli, un'esistenza senza la spada di Damocle del nucleare sospesa sulla testa.



Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

Arriva in Italia Grossology la soluzione ambientale che passa attraverso i bambini.

>> mercoledì 4 marzo 2009

 

Arriva dal lontano Canada, e in America, alla sua seconda stagione, è già diventato un cartoon di culto per il suo valore ambientalista.
Gli agenti speciali Troy e Abby, giunti anche da noi dal 16 febbraio sul canale mediaset Hiro, combattono infatti tutte le "schifezze" e le "puzze" che minacciano il mondo di Grossology.


Chissà che magari possa aiutare anche noi più grandicelli a trarne qualche prezioso suggerimento per ridurre i danni al Pianeta.

Il cartoon va in onda come già detto sul canale Hiro di mediaset premium Fantasy, sul digitale terrestre, ai seguenti orari 07:25, 14:55, 19:45. Purtroppo
Purtroppo, per ora, solo chi in possesso del sopracitato pacchetto potrà godersi questa simpatica serie educativa; ma sono sicuro che a breve potremo godere di qualche assaggio in italiano anche su YouTube.

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

Reciclare il vetro

>> martedì 24 febbraio 2009

Ho deciso di pubblicare questa piccolo post per dare un tocco di umorismo al blog. Dal video che segue si può notare un modo (poco intelligente) di riciclare le bottiglie di vetro, per la maggior parte di birra.




Al prossimo post... sicuramente più serio di questo.

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

MTV aiuta a far sentire la voce dei giovani

>> lunedì 9 febbraio 2009

E' subito chiaro dallo slogan, "Tocca a Noi" è il grido di battaglia con cui  MTV vuole far sentire la voce dei giovani.
Quattro sono i temi proposti dall'emittente televisiva italiana: Accesso alla politica, Ambiente, Lavoro, Scuola e università. In base alla scelta del maggior numero di votanti, verranno scritte le proposte di legge, completamente aperte alla valutazione e modifica dei partecipanti. Solo dopo questo passo che coinvolge la comunità, si passerà alla seconda fase, la raccolta di 50.000 firme necessarie per portare il testo in parlamento.  




E' chiaro quindi l'intento di voler rendere attivi i giovani, facendoli protagonisti del futuro, ed Mtv fornisce proprio gli strumenti per farlo.
Con Tocca a noi MTV fa proprie le richieste e le urgenze dei ragazzi, per trasformarle con loro in qualcosa di tangibile e costruttivo, una proposta di legge di iniziativa popolare: dai ragazzi derivano i temi, sempre i ragazzi sostenuti da docenti ed esperti scriveranno i progetti di legge, decideranno per quale proposta raccogliere le firme e saranno loro a firmare.
Se avete a cuore le sorti del pianeta, questa può essere una buona occasione per fare qualcosa di concreto. Detto ciò non si vuole assolutamente sminuire gli altri temi trattati. Si tratta soltanto di dover effettuare delle scelte

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

La differenziata: farla, e farla bene

>> venerdì 16 gennaio 2009

Spesso mi è capitato sentir uscire dalle bocche delle persone lamentele riguardo la differenziata (parlo del mio comune, ovvero quello di Cagliari). Ci si lamenta sopratutto del fatto che i cassonetti siano chiusi e che i rifiuti debbano essere buttati attraverso le apposite fessure, spesso troppo piccole per contenere lo scarto del cittadino

.
Succede quindi che si creino delle vere e proprie montagne di scartumi che oltre a ingombrare la strada, danno un tocco estetico decisamente poco graziato.
Quindi ecco intervienire una campagna del comune, che ci invita a fare uno sforzo a non creare simili orrori per le strade. Lo slogan afferma: "Non lasciarlo per strada, cadrà nell'indifferenza". e quindi entrando nello specifico ci da dei suggerimenti:


QUANDOCONFERISCI I RIFIUTI DEVI FARE ATTENZIONE A:

Scegliere il cassonetto giusto per ogni tipologia, chiudere bene i sacchetti e rispettare gli orari per il conferimento. Se il cassonetto è momentaneamente pieno, fai un ulteriore sforzo e cercane uno vuoto nelle vicinanze. Riduci il più possibile il volume di ciò che butti: schiaccia gli scatoloni, imballaggi e le bottiglie di plastica. Non lasciare mai i rifiuti fuori dal cassonetto perchè altrimenti tutto andrà nell'indifferenziata e il tuo sforzo per la divisione sarà stato inutile.



Questo è il messaggio che lo slogan vuole farci arrivare. Bisogna ammettere che non essendo ancora un'abitutine per tutti, chiedere questi ulteriori sforzi può rivelarsi scoraggiante per i differienzatori. Personalmente mi sento di dissentire dal caso del cassonetto chiuso, ma queste sono le loro regole, è purtroppo si sa, come si suol dire sono loro ad avere il coltello dalla parte del manico, e se facciamo uno sforzo per aiutare il pianeta con questa raccolta, allora tanto vale farlo fino in fondo.

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

In U.S.A. tutti uniti per le batterie

>> mercoledì 7 gennaio 2009

Le batterie sono uno dei rifiuti più difficile da smaltire, ma oggi non si parlerà di questo problema persistente, ma del loro utilizzo come fonte di energia alternativa. Infatti è da tempo che si progettano per esempio autovetture elettriche, per far si che si vadano a sostituire a quelle attuali che consumano il gasolio (il petrolio è una fonte di energia esauribile) e che inquinano l'aria che respiriamo. questo è un articolo che ci fa vedere, come anche una grande nzaione come gli Stati Uniti si sta mobilitando per generare un cambiamento nel settore automobilistico.

Costruire batterie di nuova generazione per le auto elettriche del prossimo futuro, riconquistando terreno in un settore di strategica importanza. Con questo obiettivo, quattordici tra i maggiori produttori di tecnologia degli Stati Uniti si sono appena uniti in consorzio, chiedendo al governo federale un finanziamento da un miliardo. I soldi dovrebbero servire alla costruzione di un impianto di produzione all'avanguardia.
In futuro, spiegano gli esperti, le tecnologie collegate alla progettazione e alla costruzione delle batterie per auto elettriche potrebbero assumere un'importanza strategica comparabile a quella che il petrolio ha oggi. Solo che, come racconta il Wall Street Journal, gli Stati Uniti hanno accumulato un consistente ritardo nella ricerca e nella manifattura degli apparecchi a ioni di litio, la tecnologia chiave in questo settore.

In realtà, si spiega in un report scientifico ripreso dallo stesso WSJ, gran parte delle tecnologie impiegate nelle batterie a ioni di litio attuali sono state concepite e sviluppate da aziende statunitensi. Solo che, dopo un lungo periodo di predominio, le corporation a stelle e strisce si sono progressivamente allontanate dal comparto, che non ritenevano più sufficientemente redditizio. A questo punto, il loro posto è stato preso dalle aziende dell'estremo oriente, che impiegano le batterie per rifornire il contiguo mercato della consumer electronics. Ora, in ragione della specializzazione acquisita e dei più ridotti costi di manodopera, il vantaggio competitivo asiatico continua a crescere: in Cina esisterebbero oltre 40 fabbriche specializzate nelle tecnologie a ioni di litio, contro nessuna negli Stati Uniti.


Da qui la spinta alla creazione del raggruppamento, cui hanno già aderito grandi realtà come 3M, Johnson Controls, Enersys, nonché i principali laboratori di ricerca federali. La scelta consortile consente di abbattere parte degli costi di R&D e produzione delle nuove batterie - inavvicinabili per le singole aziende - e aumenta anche la probabilità di finanziamento pubblico, giacché mette l'amministrazione in condizione di concentrare tutti i fondi su un singolo progetto, senza per questo scontentare nessuno.
Dal punto di vista operativo, lo snodo fondamentale del programma è la costruzione di un sito produttivo centralizzato dove realizzare le componenti base delle batterie a ioni per tutti i soci del consorzio. Da qui, i semilavorati verrebbero poi inviati alle fabbriche delle singole aziende, che provvederebbero a innestare su di essi i circuiti elettronici e gli altri add-on necessari per la commercializzazione. Per far partire l'impianto consortile, stimano i progettisti, dovrebbero essere necessari tra 1 e 2 miliardi di dollari.

Le batterie a ioni di litio, documenta Cnet, sono le componenti più costose nella realizzazione di automobili elettriche, da cui l'esigenza dei produttori statunitensi di raggiungere un sufficiente grado di autonomia nella loro realizzazione. Il produttore cinese BYD ha recentemente annunciato la volontà di esportare negli USA i propri modelli di auto a corrente, mentre quelli di Ford e General Motors non saranno in commercio fino al 2010.

Solo la scorsa settimana, l'ex CEO di Intel Andy Grove aveva denunciato la necessità per le aziende americane di investire in modo più convinto sulle energie verdi per l'automotive. Secondo Grove, anche la stessa Intel potrebbe trarre vantaggio dalla partecipazione a questo tipo di iniziative, sopratutto in un'ottica di diversificazione del proprio business

.

FONTE: Punto Informatico

Hai trovato interessante questo articolo? Allora non perdere tempo e iscriviti ai feed di EcoGravity cliccando qui. Verrai aggiornato costantemente su tutte le novità.


Leggi il resto...

Guida ai simboli di Pericolo

>> venerdì 2 gennaio 2009


Quante volte vi sarà capitato di vedere nel retro di qualche confezione di detersivo o spray insetticida dei simboli arancioni?! Il significato di alcuni di questi è facilmente intuibile, ma di altri può sfuggirci.

 

Sono simboli di rischio chimico che vengono stampati sulle etichette dei prodotti chimici e che servono ad indicare i rischi a cui si è sottoposti nel maneggiarli. I simboli sono di colore nero in un quadrato arancione incorniciato di nero.


Ecco quindi che può tornare utile uno specchietto, che ci aiuti a ricordare il significato corrispondente ad ogni simbolo:




Nocivo NOCIVO (Xn): sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono implicare rischi, per la slute, di gravità limitata, e raramente la morte.

irritante IRRITANTE (Xi): sostanze o preparazioni non corrosive che, al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose possono espletare un'azione irritante.


esplosivo ESPLISVO (E): sostanze, preparazioni o prodotti che possono esplodere in determinate condizioni come: urti, calore, scintille.


Tossico TOSSICO (T), MOLTO TOSSICO (+T): sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle, possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche la morte.


Corrosivo CORROSIVO (C): sostanze chimiche che causano la distruzione dei tessuti viventi e/o materiali inerenti.


Pericoloso Ambiente PERICOLOSO PER L'AMBIENTE (N): sostanze nocive per l'ambiente acquatico e per l'ambiente terrestre (fauna, flora, atmosfera) o che a lungo termine hanno effetto dannoso.


infiammabile INFIAMMABILE (F), ESTREMAMENTE INFIAMMABILE (+F)

: sostanze infiammabili in presenza di fonti di accensione (ad esempio fonti di calore).


Comburente COMBURENTE (O): sostanze ossidanti che possono infiammare materiale combustibile o alimentare incendi già in atto rendendo più difficili le operazioni di spegnimento.



CONSIGLIO: Questi simboli ci mettono sull'attenti, evitando dei pericoli per noi stessi, ma ci suggeriscono anche il danno che possono causare all'ambiente. teniamoli bene a mente.



Leggi il resto...

Ultimi Articoli

Cos'è EcoGravity

Ecogravity è un blog focalizzato sui comportamenti alternativi per evitare consumi e preservare la natura e l'ambiente che ci circonda. Cerca quindi di informare, e spiegare tramite concetti semplici, quello che può non apparire chiaro alla vista e all'udito di tutti, e che invece riguarda ognuno di noi da vicino.

  © Blogger template Shiny by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP