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BIOECOLAB: SEMINARI SU TECNICHE BIOARCHITETTONICHE

>> giovedì 12 marzo 2009



Il dibattito attuale sul consumo energetico e sul contenimento delle risorse non rinnovabili investe l’edilizia e la pratica del costruire e la bioarchitettura ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato fra ambiente e costruito.

In questo contesto, BioEcolab, un progetto che ha lo scopo principale di favorire la diffusione di tecniche, prodotti e servizi che supportino l’applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile, organizza, in collaborazione con delle aziende partner, la seconda edizione del ciclo di seminari: Materiali e Tecniche Applicative.

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Questi seminari sono gratuiti e rivolti a tutti coloro che sono interessati alla progettazione e al costruire sostenibile: in essi infatti verranno illustrati materiali e tecnologie innovative che seguono i principi della bioarchitettura. Verranno inoltre analizzate alcune esperienze concrete di applicazioni di tali tecniche.

Il ciclo di seminari partirà il 18 marzo e avrà cadenza settimanale. L’inizio, per tutti e tre gli appuntamenti, è alle 15,30. Di seguito il titolo dei seminari:

  • Pavimentazioni ecologiche: il linoleum. Riconversione e restauro di un edificio storico tutelato da adibire a scuola materna e servizi di quartiere: Ex Cartiera di San Cesareo di Torino;
  • Ristrutturazione e riqualificazione energetica: il caso di Cascina Pagnana;
  • Costruire il futuro: idee e materiali biocompatibili in edilizia. Un caso esemplare di intervento abitativo con un rapporto corretto e sostenibile tra uomo e ambiente: Residenza Fontanile;

Il luogo dove si terranno i seminari è presso il BioEcolab stesso, a Modena.




FONTE: OneHome


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IL NUCLEARE, PASSO IN AVANTO O PASSO INDIETRO?

>> domenica 8 marzo 2009


In queste settimane uno degli argomenti sulla bocca di tutti gli abitanti dello stivale è sicuramente la questione degli impianti nucleari in Italia, frutto di un accordo con i cugini francesi. Dovrebbero risultare compiute infatti entro il 2020 quattro centrali nucleari di nuova generazione.
Inutile dire che EcoGravity prende una posizione contraria a questa direzione, dato che queste nuove centrali, oltre che inquinanti, sono anche più pericolose sul lato della sicurezza e delle scorie, rispetto a quelle di vecchia generazione

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Ho pensato quindi di riportare una lettera pubblicata la scorsa settimana su "Il Sardegna" quotidiano locale dell'isola omonima, che abbraccia questo discorso in maniera completa e razionale, risultando allo stesso tempo chiaro per la comprensione di tutti.




UNA SPADA SULLA NOSTRA TESTA



Secondo la rivista di tecnologia statunitense “Wired”, l'intero fabbisogno elettrico Italiano potrebbe essere soddisfatto da una superficie di pannelli fotovoltaici uguale a quella della provincia di Piacenza: 2400 Kmq mentre per soddisfare l'intero pianeta basterebbe una superficie più piccola del Portogallo. Con le nuove nanotecnologie, queste superfici possono essere assai ridotte.

A che ci serve il nucleare? E' ammissibile mettere a rischio enormi territori per migliaia d'anni con una tecnologia che ha prodotto danni incalcolabili in passato? L'elemento che verrà usato nelle centrali nucleari italiane sarà l'uranio 235, un isotopo che perde solo la metà della sua pericolosità dopo 700 milioni di anni. Sento dire da diverse persone che siamo a rischio a causa delle vicine centrali francesi e in caso d'incidente verremo comunque colpiti dalla nube radioattiva: è senz'altro vero, ma è appurato che ci sono diversi livelli di contaminazione (vedi Chernobyl), i danni maggiori si sono avuti in un'area vasta, ma nell'ordine delle decine di km dalla centrale. Sono certo che la Sardegna avrà il “privilegio” di ospitare una o più centrali nucleari con in omaggio una bella quantità di scorie d'oltralpe, mi addolora non poter fare nulla per garantire ai miei figli, ai loro figli e ai figli dei loro figli, un'esistenza senza la spada di Damocle del nucleare sospesa sulla testa.



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Arriva in Italia Grossology la soluzione ambientale che passa attraverso i bambini.

>> mercoledì 4 marzo 2009

 

Arriva dal lontano Canada, e in America, alla sua seconda stagione, è già diventato un cartoon di culto per il suo valore ambientalista.
Gli agenti speciali Troy e Abby, giunti anche da noi dal 16 febbraio sul canale mediaset Hiro, combattono infatti tutte le "schifezze" e le "puzze" che minacciano il mondo di Grossology.


Chissà che magari possa aiutare anche noi più grandicelli a trarne qualche prezioso suggerimento per ridurre i danni al Pianeta.

Il cartoon va in onda come già detto sul canale Hiro di mediaset premium Fantasy, sul digitale terrestre, ai seguenti orari 07:25, 14:55, 19:45. Purtroppo
Purtroppo, per ora, solo chi in possesso del sopracitato pacchetto potrà godersi questa simpatica serie educativa; ma sono sicuro che a breve potremo godere di qualche assaggio in italiano anche su YouTube.

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